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Cara anima sensibile, sei pronta per un’esperienza coinvolgente ed emozionante?
🎧 Ti presento con entusiasmo un nuovo episodio di “Carezze dall’aldilà”!
Dopo il successo delle prime tre puntate, ho scelto una storia che ti farà tremare e riflettere allo stesso tempo.
“Carezze dall’aldilà” è il podcast di riferimento per le persone che si interrogano sul mistero della morte e per chi sta vivendo il dolore di una perdita e cerca risposte vere e non preconfezionate sulla realtà dell’oltrevita.
Oggi ci trasferiamo ad Amsterdam, dove il confine tra il nostro mondo e quello spirituale si fa sottile. “Sono venuto dal Paradiso per te!” – queste parole aprono le porte a un incontro al di là dei limiti della logica. Armando dall’aldilà si manifesta per tendere una mano a un giovane animo in preda alla disperazione.
Questo episodio ci spinge a riflettere profondamente sul senso della vita e della morte. Ci dimostra che anche nei momenti più oscuri, esistono legami che possono risvegliare la speranza e portare guarigione.
Lasciati ispirare da questa straordinaria storia di luce che si fa strada nel buio. Armando dall’aldilà ci ricorda che l’aiuto può arrivare da angoli insospettati, donandoci conforto nei momenti di bisogno.
Puoi ascoltare questa incredibile testimonianza su tutte le piattaforme audio, scorrendo questa pagina puoi leggere anche la sua versione scritta, ma non dimenticare di guardarla nel mio canale YouTube, dove ho preparato per te un video avvincente con ogni dettaglio di questa storia mozzafiato.
Non perdere l’opportunità di far parte di questa esperienza unica. Iscriviti al mio canale per non perderti nemmeno un dettaglio e lascia un bel like se questa storia ti ha emozionato. 💌
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IN QUESTA PUNTATA
“Sono venuto dal Paradiso per te!”
Una vicenda straordinaria che ci apre gli occhi sull’aldilà
Nonostante viviamo in un mondo che corre frenetico e in ogni istante vuole rimuovere l’idea della morte, la morte arriva.
Arriva per noi, sovente per quelli più vicini a noi, e viene a straziarci il cuore.
E allora non serve a niente riempire i pensieri di cose futili, di passatempi, di spese compulsive, di viaggi in capo al mondo, perché anche in capo al mondo il dolore ci trova.
Tante volte è solo il dolore che ci fa fermare e che ci fa chiedere: ma esiste qualcosa oltre questa vita?
Oggi ti chiedo di fermarti ad ascoltare. Non correre veloce a trovare un argomento più ameno con cui stordirti come fai sempre, oggi ascolta.
Questa è una storia vera.
In una puntata precedente ti ho raccontato la storia di Giuliana, metti in pausa se vuoi e valla a cercare, perché oggi continuiamo ad aggiungere dettagli a quella storia.
Se vuoi te la riassumo in breve.
Tutto ebbe inizio un giorno di fine settembre di molti anni fa quando un ragazzo di soli 20 anni, Armando, perde la vita e la sua morte strazia la madre Giuliana in modo indicibile.
Succede però che qualche tempo dopo Armando si fa vivo con lei, ma invece di crederci Giuliana corre dallo psichiatra, nella convinzione di essere diventata pazza.
Ma Giuliana era sanissima di mente.
Semplicemente aveva ricevuto un dono. Il dono di poter attraversare il velo che ci separa dall’aldilà. E di capire e di far capire agli altri che l’aldilà esiste, che non è una favoletta inventata dai preti, che il mondo spirituale è reale. E in questo mondo Armando, suo figlio, ha un compito, così le dice.
Armando infatti rivela a sua madre che in Cielo lui insieme con altri ragazzi puri ha il delicato compito di venire sulla terra per porsi accanto alle persone che sono in punto di morte aiutandole a ravvedersi e a scegliere il bene per poter salvare le loro anime.
Armando le mostra anche alcuni di questi salvataggi.
Giuliana scrive nel suo diario:
“Ho avuto alcune altre esperienze di questo genere e sono rimaste impresse nella mia mente. Mi trovavo in albergo a Casciana Terme. Pioveva ed ero in camera e facevo le parole crociate. Mi sono trovata su un balcone (non mi vedevo). Vedevo invece un ragazzo biondo con la maglia blu e i jeans, aveva i capelli molto lunghi. La casa era alta, eravamo al sesto o quinto piano e pioveva, sotto la strada era piena di negozi e di insegne luminose.
Sapevo e non so come, che eravamo ad Amsterdam (non ci sono mai stata). Era come se leggessi il pensiero di quel ragazzo che pensava al suicidio (non conoscevo il motivo). Guardava la strada… Mentre lo guardavo da dietro (ero alle sue spalle) all’interno suonava il campanello, il ragazzo è andato ad aprire, io dietro di lui.
La stanza era accogliente: c’era un letto largo con una coperta celeste a pois bianchi, attorno alla parete degli scaffali in legno naturale, davanti al letto un tappeto folto, azzurro e su di uno scaffale tra i libri c’era una piccola ventola di pergamena sostenuta da un vasetto di vetro rosso e sulla pergamena era disegnata, in nero, una sagoma di una gondola, sotto in corsivo c’era scritto: “Ricordo di Venezia”. Più in là sullo scaffale c’era una piccola torre di Pisa.
In fondo alla camera c’era un piccolissimo ingresso, il ragazzo ha aperto la porta e io dietro di lui ho visto Armando, aveva sulle spalle uno zaino (che in terra non ha mai avuto), ha chiesto in francese (lingua che non ha mai studiato) se c’erano altre camere per studenti.
Quel ragazzo ha capito (forse dall’accento) che Armando era italiano: “Tu Italiano?”
Io intuivo il suo pensiero “Se non veniva questo Italiano io mi sarei gettato dal balcone…”
E ha continuato: “Io essere stato in Italia”. Ha fatto vedere ad Armando il piccolo lume con la gondola disegnata sulla ventola e la torre di Pisa. Dopo gli ha detto “Grazie! Sei venuto per salvare me dall’Italia!”
Armando gli ha risposto: “Sono venuto dal Paradiso per te!”
Ed è sparito mentre il ragazzo si è buttato in ginocchio e io mi sono ritrovata seduta sul letto con la matita in mano e la settimana enigmistica.
Però ero molto contenta e molto leggera, e avevo visto Armando!
Eravamo molto uniti, non soltanto come madre e figlio, ma anche come grandi amici e ci capivamo sempre perfettamente anche senza parlare.
Così capisco quelle parole che ho ascoltate da Gesù e dai santi e da Armando: “L’amore è più forte della morte, perché l’amore esiste e non la morte.”
E Giuliana conclude:
“Ho capito che questa è una grande verità: l’amore è più forte di tutto!”
CHI SONO
Mi chiamo Maria Amata Di Lorenzo e da oltre dieci anni condivido il mio cuore sul web. Mi ispirano la gentilezza e il desiderio di migliorare la vita di chi è intorno a me attraverso le parole, che possono essere medicina e strumento di guarigione a un livello molto intimo, dove affonda la nostra interiorità.
Ho lavorato per più di vent’anni come giornalista e come autrice e consulente editoriale, e ho diretto corsi di scrittura creativa. Ho scritto libri di narrativa, poesia e saggistica che sono pubblicati fino ad oggi in dieci lingue e sono diffusi in quindici Paesi nel mondo.
Con le mie parole, con cura e amore, aiuto gli altri, ogni giorno. Insegno alle persone a scoprire e a mettere in pratica il loro potenziale creativo e la saggezza del cuore, per la loro crescita spirituale e il benessere, la guarigione e l’autorealizzazione.
Per regalare alla tua mente e al tuo cuore spazi di riflessione e di bellezza, ho aperto il mio blog: si chiama Il posto delle anime sensibili. Ho aperto questo luogo nel web per costruire ponti di amicizia, e per questo ho voluto creare anche la mia newsletter: Parole che nutrono l’anima è l’appuntamento riservato alle persone altamente sensibili e creative che concepiscono il web come uno spazio in cui fermarsi a riflettere e dove è possibile sperimentare connessioni significative tra le persone. Ti iscrivi qui.
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Parole che nutrono l’anima
È la mia newsletter ma è molto più di una newsletter: è uno spazio gentile e protetto, dove non si deve aver paura di essere se stessi, di mostrare la propria vulnerabilità e rivendicare quel lato sensibile che altrove è considerato pericoloso mostrare.
Parole che nutrono l’anima è l’appuntamento riservato alle persone altamente sensibili e creative che concepiscono il web come uno spazio gentile in cui ascoltare ed esprimersi.
Ogni volta che ho qualcosa d’interessante da condividere con te, ti manderò una lettera nata dal mio cuore, per accompagnarti lungo il cammino – bello e difficile – della vita con piccoli semi di felicità, consigli, novità, riflessioni sempre in punta di penna su temi inerenti la crescita personale e spirituale, lo sviluppo della creatività, la poesia, i libri, l’arte, e la cura della salute fisica ed emotiva.
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