di MARIA AMATA DI LORENZO
«Non basterà solo sopravvivere. Occorrerà rifondarsi nello spirito e per lo spirito. Siamo chiamati a una nuova fase delle relazioni umane basate sulla cooperazione. Dobbiamo mettere in comunione beni materiali e immateriali. Mi pare che ci sia molto da costruire». (Pietro Piro)
I sogni mi sono sempre piaciuti. Mi piacciono i sogni che diventano realtà. Mettendo insieme coraggio e fantasia. Tutto è possibile, quando le idee nascono da un cuore buono, da un intento nobile.
“Durante le fasi più angoscianti della pandemia sognai un luogo di incontro, di condivisione, di relazione. Un luogo che doveva essere capace di generare il bene…”
Così ha scritto un sognatore, il suo nome è Pietro Piro, siciliano di Termini Imerese, in provincia di Palermo, che ha dato vita a questo piccolo grande sogno. È la biblioteca Veni Creator Spiritus, creata dal nulla, con i suoi libri dapprima, messi a disposizione degli abitanti della sua città. Tutto è iniziato in modo semplice e povero, ma con grande amore. Per un desiderio di fare del bene, per un’esigenza di riscatto di una terra troppo spesso desolata e bisognosa di risorgere. Come tutti noi. Ogni luogo infatti è il nostro luogo.
Tutto lì è gratuito, la biblioteca non ha fondi e si sostenta con donazioni e con l’aiuto di volontari. È inserita in un quartiere difficile, non abituato alla lettura. Pietro ha aperto in piena pandemia e ha iniziato mettendo a disposizione quello che aveva, come ho già detto, e cioè i suoi libri. Poi pian piano ha aggiunto quelli donati, ed ora, passando nella cosiddetta “via Verdura” (in realtà via dei Bagni) a Termini Imerese, si può entrare in queste stanze da cui trasuda umanità, prendere gratuitamente un testo, studiare. Alcuni libri vengono regalati sulla soglia della biblioteca. Raccolti in cestini di vimini, non attendono che uno sguardo.
La biblioteca poi si è “diffusa”, sempre gratuitamente. Pietro l’ha portata nei reparti Covid, nelle scuole e in strada. Il suo motto è: non attendere una soluzione per la tua città, inizia a mettere in comune quello che hai… Chiunque voglia può contribuire con un libro o con un sogno.
Oggi la Biblioteca mette a disposizione gratuitamente e liberamente circa 8000 mila volumi di vario genere, dando la possibilità di crescere, di istruirsi, di coltivare la propria mente e il proprio spirito a tante persone svantaggiate economicamente e culturalmente. La biblioteca è un tentativo concreto di “comunione”. Non un semplice magazzino di libri, ma uno spazio in cui realizzare il bene comune.
La cultura del dono è qualcosa di cui abbiamo estremamente bisogno, non vi pare? Siamo ricchi di tante cose, ma siamo poveri nelle relazioni e nel dono.
“Quando ho visto per la prima volta il locale della Biblioteca era un magazzino abbandonato stracolmo di materiale edile – ha detto Pietro Piro in un’intervista rilasciata al magazine “Vita”- , la strada dove si trovava, un tempo, era il cuore commerciale pulsante della città. Da bambino mia nonna mi teneva stretto per la mano perché era facilissimo perdersi nella folla. Oggi sono rimasti solo pochi coraggiosi commercianti in un clima di generale abbandono. Ho pensato – forse ingenuamente – che se non abbiamo il coraggio di abitare nuovamente i luoghi dell’abbandono, non saremo mai in grado di contrastare la povertà educativa che tanto ci preoccupa”.
“Io credo che una Biblioteca sia come il Pronto Soccorso. In qualsiasi momento del giorno e della notte deve poter offrire un rifugio a chi desidera entrare in intimità con un libro. Una Biblioteca non è solo un accumulo di libri. È un luogo dell’anima che vive nel tessuto sociale in cui si trova. Genera legami, amplifica le connessioni, innesca voglia di cambiamento”.
“Le persone – dice Pietro – hanno bisogno di donare. Donare tutto: tempo, denaro, emozioni, sapere, esperienza. Se questa funzione vitale è interrotta o resa impossibile da una società troppo burocratizzata, qualcosa nel cuore marcisce. Io provo stupore quando vedo il movimento di speranza innescato da questo mio gesto. In fondo, si tratta di un gesto minimo. Eppure, ogni giorno si manifestano segni che mi lasciano senza parole. Qualche giorno fa ho trovato una busta sotto la porta. Pensavo fosse una bolletta da pagare. Poi l’ho aperta e ho trovato del denaro. Mi è sembrato un gesto d’amore di una potenza straordinaria”.
Perché ha chiamato la Biblioteca “Veni Creator Spiritus”?
Pietro lo spiega così: “Questo meraviglioso inno liturgico dedicato allo Spirito Santo ed attribuito a Rabano Mauro, arcivescovo di Magonza, del IX secolo, mi commuove profondamente tutte le volte che lo ascolto e lo canto. C’è una strofa che dice: «Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero». Quando nella solitudine più completa delle prime luci dell’alba mi ritrovavo a riempire gli scaffali di libri pensavo: «questa Biblioteca potrà andare avanti solo con la Carità, perché da solo non avrò mai la forza di portarla avanti. Nessuno può farcela solo con le proprie forze. Ci vuole una forza superiore, uno Spirito creatore che visiti le nostre menti e riempi di grazia i cuori». Ecco, mi pare un nome bellissimo e pieno di Speranza”.
Carissimi amici, ho voluto condividere con voi questa storia perché mi ha toccato profondamente. Sono venuta a conoscerla per puro caso – ma poi esiste il caso nella vita? – e ho successivamente conosciuto Pietro grazie a Facebook. E sulle pagine di Facebook seguo ogni giorno la sua intensa opera di bene, ve lo confesso, con cuore grato e commosso.
E mi piace pensare che anche voi potreste partecipare al suo sogno, un sogno che diventa pian piano realtà.
L’indirizzo a cui inviare i libri che desiderate donare è: Biblioteca Veni Creator Spíritus – via dei Bagni n.75 – 90018 Termini Imerese PA
Vi invito a donare, a partecipare a questa bella iniziativa, a rallegrare il vostro cuore con un gesto nobile che sa di amicizia e di bellezza. E allora davvero, come dice Pietro, “fioriranno i deserti”.
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Parole che nutrono l’anima è l’appuntamento riservato alle persone creative e altamente sensibili che concepiscono il web come uno spazio gentile in cui ascoltare ed esprimersi.
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CHI SONO
Mi chiamo Maria Amata Di Lorenzo e da oltre dieci anni condivido il mio cuore sul web. Mi ispirano la gentilezza e il desiderio di migliorare la vita di chi è intorno a me attraverso le parole, che possono essere medicina e strumento di guarigione a un livello molto intimo, dove affonda la nostra interiorità.
Con le mie parole, con cura e amore, aiuto gli altri, ogni giorno.
Sono l’autrice del romanzo La sera si fa sera, uscito nei giorni scorsi, una storia che apre scenari di riflessione sulla vita e sulle scelte umane, attraverso un singolare lascito d’amore.
Per regalare alla tua mente e al tuo cuore spazi di riflessione e di bellezza ho aperto il mio blog: si chiama “Il posto delle anime sensibili”. Ho aperto questo luogo nel web per costruire ponti di amicizia, e per questo ho voluto creare anche la mia newsletter: Parole che nutrono l’anima è l’appuntamento riservato alle persone creative e altamente sensibili che concepiscono il web come uno spazio gentile in cui ascoltare ed esprimersi. Ti iscrivi qui.