Nel 1995 il papa Giovanni Paolo II si recò in visita negli Stati Uniti. Si trovava nella città di Baltimora quando accadde un fatto sorprendente. Tutto era incominciato con un “fuori programma”, cosa che del resto al papa piaceva molto. Quel giorno era in programma un incontro con i fedeli nel grande giardino del seminario locale. Ma il papa cambiò idea all’ultimo minuto: voleva prima andare a pregare nella cappella adiacente. Panico generale! Perché quella zona non era stata bonificata, come si dice in gergo, cioè non era stato fatto il controllo capillare necessario per la sicurezza del papa.
Che fare? Subito furono reclutati dei cani addestrati, quelli che sono capaci di scovare delle persone sepolte sotto le macerie quando avvengono dei terremoti. I cani allora furono prontamente sguinzagliati alla ricerca di eventuali estranei nascosti nell’edificio che ospitava la cappella, che fu perlustrato da cima a fondo, poi entrarono in cappella per cercare anche lì.
E lì accadde qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato.
La cappella era completamente vuota, ma i cani a un certo punto, arrivati davanti al tabernacolo, si fermarono e si misero ad abbaiare senza più muoversi – quello era il segnale con cui erano stati addestrati per indicare la presenza di una persona nascosta.
C’era Qualcuno nel tabernacolo. Loro, i cani, lo percepivano con assoluta sicurezza.
E pensare che ci sono dei battezzati che fanno fatica a credere alla presenza reale di Gesù nel Santissimo Sacramento. E che ignorano anche il grande potere di guarigione (sul corpo e sulla psiche) dell’adorazione eucaristica. Se lo sapessero non andrebbero in giro, spendendo il loro tempo e tanto denaro tra sedicenti guaritori e tecniche varie di riequilibrio energetico oggi tanto di moda.
Toccato dalla vicenda accaduta a Baltimora, per averla letta sui giornali, padre Élisée Noël, autore de L’adoration qui plaît à Dieu, descrive nel proprio libro come un giorno in chiesa l’aveva raccontata a dei bambini che si apprestavano a fare la prima comunione. Poi aveva chiesto loro perché i cani si fossero fermati davanti al tabernacolo. Senza esitare avevano tutti risposto che era stato per segnalare che, nel tabernacolo, si trovava una persona. “Ho chiesto loro chi fosse questa persona, e tutti hanno risposto: «Gesù!». Vorrei tanto che tutti aveste una fede simile a quella dei piccoli”, conclude padre Élisée Noël nel suo bel libro.
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Mi chiamo Maria Amata Di Lorenzo e da oltre dieci anni condivido il mio cuore sul web. Mi ispirano la gentilezza e il desiderio di migliorare la vita di chi è intorno a me attraverso le parole, che possono essere medicina e strumento di guarigione a un livello molto intimo, dove affonda la nostra interiorità.
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Terapeuta della vita interiore e docente di creatività, insegno alle persone a scoprire e a mettere in pratica il loro potenziale creativo e la saggezza del cuore, per la loro crescita spirituale e il benessere, la guarigione e l’autorealizzazione.
Scrittrice di libri, cinema e teatro, sono l’autrice del romanzo La sera si fa sera, uscito da poco su Amazon, una storia che apre scenari di riflessione sulla vita e sulle scelte umane, attraverso un singolare lascito d’amore.
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