di MARIA AMATA DI LORENZO
Il volto che mi guarda e quasi mi sorride dalla foto che ho davanti a me mentre scrivo queste righe è un volto aperto, luminoso, sereno.
La fronte intelligente, gli occhi scuri, dalle pupille nere, liquide, che risaltano come gemme sul viso timido e gentile, dal sorriso appena accennato.
“Il sommo atto di giustizia è necessariamente sommo atto di amore se è giustizia vera, e viceversa se è amore autentico”. Mi riecheggiano nella mente queste sue parole. Che sono il suo credo. E anche il suo lascito: la giustizia esige sempre l’amore.
Cari amici, l’autunno fa il suo ingresso con una data che per me è assolutamente impossibile non ricordare: il 21 settembre 1990 moriva infatti il giudice Rosario Livatino. Io, come sapete, sono la sua biografa. Ho dedicato oltre 20 anni della mia vita a farlo conoscere con conferenze tenute nelle università, articoli apparsi sui giornali, e ben due libri pubblicati.
Uno, recente, uscito nei mesi scorsi in quattro lingue, che si intitola “Rosario Livatino – La giustizia esige l’amore”, e l’altro che ha visto la luce 21 anni fa, nel 2000, e che nel corso degli anni ha avuto ben otto edizioni.
Leggete gratuitamente su Amazon i primi capitoli del mio libro “Rosario Livatino – La giustizia esige l’amore” che è disponibile in italiano, inglese, francese e spagnolo, per conoscere una figura luminosa del nostro secolo.
Un ragazzo normale, cresciuto in una terra dove ognuno appena viene al mondo deve deciderlo subito da che parte vuole stare, se vuole essere picciotto oppure sbirro, con la legge oppure contro di essa. Rosario Livatino aveva respirato aria di mafia fin da bambino, però il richiamo della giustizia in lui è stato più forte di tutto. La sua passione per il dovere era legata alla certezza che il male e l’ingiustizia sono destinati a essere vinti dalla forza del bene e dalla verità.
Rosario Livatino. Un giovane per il quale l’ideale valse più della vita. Ma oggi più vivo che mai, e capace di parlare ancora da quella tomba alla coscienza e al cuore degli uomini e delle donne di questo millennio.
È scritto, infatti, e non a caso: “Coloro che avranno indotto molti alla giustizia, risplenderanno come stelle per sempre” (Dn 12, 3).
PAROLE CHE NUTRONO L’ANIMA
Parole che nutrono l’anima è l’appuntamento riservato alle persone creative e altamente sensibili che concepiscono il web come uno spazio gentile in cui ascoltare ed esprimersi.
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CHI SONO
Mi chiamo Maria Amata Di Lorenzo e da oltre dieci anni condivido il mio cuore sul web. Mi ispirano la gentilezza e il desiderio di migliorare la vita di chi è intorno a me attraverso le parole, che possono essere medicina e strumento di guarigione a un livello molto intimo, dove affonda la nostra interiorità.
Con le mie parole, con cura e amore, aiuto gli altri, ogni giorno.
Terapeuta della vita interiore e docente di creatività, insegno alle persone a scoprire e a mettere in pratica il loro potenziale creativo e la saggezza del cuore, per la loro crescita spirituale e il benessere, la guarigione e l’autorealizzazione.
Scrittrice di libri, cinema e teatro, sono l’autrice del romanzo La sera si fa sera, uscito da poco su Amazon, una storia che apre scenari di riflessione sulla vita e sulle scelte umane, attraverso un singolare lascito d’amore.
Per regalare alla tua mente e al tuo cuore spazi di riflessione e di bellezza ho aperto il mio blog: si chiama “Il posto delle anime sensibili”. Ho aperto questo luogo nel web per costruire ponti di amicizia, e per questo ho voluto creare anche la mia newsletter: Parole che nutrono l’anima è l’appuntamento riservato alle persone creative e altamente sensibili che concepiscono il web come uno spazio gentile in cui ascoltare ed esprimersi. Ti iscrivi qui.