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A Venezia la luce dei canali si riflette sui palazzi in un gioco di ombre, di chiari e di scuri, ed Elena si ferma ogni tanto, assorta, mentre gira per le calli di questa città, dove è arrivata per caso.
Le sembra una città fatata e nelle voci che si intrecciano a pelo dell’acqua sente come l’eco di una felicità sconosciuta, e perciò oscura…
Care anime sensibili, vi presento con entusiasmo il primo episodio di “Storie vere di gente felice”.
Questo è uno spazio aperto in cui condivido storie autentiche, riflessioni e consigli per persone che non hanno paura della felicità e vogliono scoprire tutti i suoi segreti.
“Storie vere di gente felice” è il podcast che vi apre le porte a racconti di coraggio, passione e autenticità. Qui, non solo potete ascoltare, ma anche leggere e guardare, in modo completamente gratuito!
Questa prima puntata è disponibile su YouTube, Spotify, Amazon, Google Podcasts e scorrendo questa pagina potete leggere anche la sua versione scritta.
Lasciatevi ispirare da questa straordinaria storia di luce!
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IN QUESTA PUNTATA
Elena che a Venezia scoprì la felicità
Una grande vita felice germinata da un grande dolore
A Venezia la luce dei canali si riflette sui palazzi in un gioco di ombre, di chiari e di scuri, ed Elena si ferma ogni tanto, assorta, mentre gira per le calli di questa città, dove è arrivata per caso.
Le sembra una città fatata e nelle voci che si intrecciano a pelo dell’acqua sente come l’eco di una felicità sconosciuta, e perciò oscura.
La casa in cui vive è un palazzo sontuosamente antico. Suo padre è un magistrato. Per carriera è giunto lì, a Venezia, dopo aver portato la famiglia in altre città. Sono stati a Bassano del Grappa – è lì che Elena è nata -, poi per undici anni hanno abitato a Treviso.
Elena vive nella bambagia, non le manca niente. Eppure, ci sono dei giorni che si domanda: che cosa farò della mia vita?
Non sa ancora quale direzione prenderà la sua esistenza, ma le sue giornate sono piene di piccole e grandi gioie, in famiglia, nello studio, nell’arte. Sì, lei ama l’arte, immensamente. E’ dotata anche di un certo talento, i suoi le hanno fatto frequentare delle ottime scuole e davanti a sé ha sicuramente un grande avvenire.
A Venezia c’è un tipo che le fa la corte, e lei si innamora, sogna di sposarlo e di costruire insieme a lui una bella famiglia, e tutto sembra procedere bene, le nozze a un certo punto si fanno molto vicine, ma… accade una cosa terribile, una scoperta che le spezzerà il cuore. È stata ingannata, non potrà esserci nessun matrimonio, perché lui… lui non è libero. Alla vigilia delle nozze infatti scopre con profondo dispiacere che l’uomo che lei ama ha una doppia vita.
La relazione viene interrotta e per Elena comincia un periodo molto doloroso.
Un periodo di disperazione, certo, ma anche di profonde riflessioni per lei. Arriva a perdonare quell’uomo che l’ha ingannata, anche se poi lui forse non aveva realmente intenzione di farlo, semplicemente non era stato capace di essere sincero con lei pur volendole bene davvero, o forse proprio per questo.
Ma questa vicenda le apre gli occhi. È come una specie di ingresso nella vita, la vita adulta, che lei non aveva mai conosciuto prima di allora vivendo nell’ovatta del suo ambiente familiare e nella bellezza dei suoi sogni d’arte.
Elena incomincia ad aprire gli occhi anche sulla situazione di così tante ragazze a Venezia che lavorano per ore e ore nelle fabbriche, in situazioni pericolose e promiscue, continuamente sfruttate perché ignoranti, e allora decide di fare qualcosa per loro.
A quel tempo a Venezia una buona fetta della popolazione viveva in condizioni di estrema povertà, decimata per di più dalla tubercolosi che colpiva in gran parte chi lavorava nelle fabbriche di tabacchi.
Lei che era nata in una famiglia agiata e non aveva mai conosciuto la povertà se non attraverso gli occhi degli altri, rimane sconvolta nel vedere tanta miseria, tanta incuria in questa sua città adottiva. Decide allora che è arrivato il momento di fare qualcosa.
Inizia con l’aprire in città un laboratorio di cucito e di ricamo per le ragazze del popolo. Apre anche una scuola di mosaico, dando così a tante ragazze del posto l’opportunità di guadagnarsi da vivere onestamente.
Piano piano matura in lei l’ispirazione di formare un’istituzione religiosa, basata sull’educazione delle fanciulle e la pratica del lavoro. Lei non lo sa ancora, ma sta gettando le basi di quella che sarebbe diventata la famiglia religiosa delle Ancelle di Gesù Bambino.
Nel 1884 acquista un antico palazzo nel sestiere veneziano di Cannaregio, e con alcune ragazze dà vita al primo germe della nascente comunità. Ha l’appoggio del patriarca di Venezia, Giuseppe Sarto, il futuro Pio X, che approva canonicamente la nuova Congregazione poco prima di partire per Roma per il conclave da cui uscirà Papa.
Pensate come era stato lungo e tortuoso il suo cammino. A Venezia Elena aveva trovato la felicità, ma in un modo molto diverso da come uno si sarebbe immaginato.
Però, a pensarci bene, era tutto logico, tutto si legava, tutto si comprendeva alla luce di quella domanda da lei custodita per tanti anni nel suo cuore, quella domanda antica e sempre nuova, che le risuonava dentro fin da quando era bambina: “Che cosa vuoi, Signore, che io faccia?”
Elena era una ragazza molto fine e simpatica. Dotata di numerosi talenti artistici, aveva tutto e poteva aspirare a tutto. Ma dentro, nel più profondo di lei, urgeva da sempre quel sogno di felicità, dai contorni molto confusi.
Fin da ragazzina lei aveva avuto il pensiero fisso di fare “qualcosa di bello per Dio”, senza sapere però esattamente che cosa: perché allora era troppo presto per capirlo, perché non le era ancora chiaro il suo destino.
Ho scelto di parlare di lei nel mio libro “Mistiche e sante e libere donne di Dio” che raccoglie le storie di donne, alcune conosciute e altre meno note, ma tutte capaci di lasciare il segno nella società in cui sono vissute, proponendo percorsi di vita, e di vita felice, in modi originali e diversi.
Elena Silvestri è stata un’innamorata del Dio fatto Bambino nel mistero dell’Incarnazione: è Lui infatti che le fa volgere lo sguardo ai piccoli, agli ultimi e la rende interessata alle giovani veneziane, costrette a lavorare, per guadagnarsi da vivere, negli ambienti malsani e corrotti di fabbriche e vetrerie.
Da lì partirà tutto, da lì spiegherà le ali quella sua grande e laboriosa opera al servizio dei più piccoli del vangelo, fino alla sua morte, il 12 marzo 1907. E anche oltre, perché il suo carisma profetico, quello che lei ha lasciato in dono alla Chiesa, rivive ancora oggi nelle sue figlie spirituali, le Ancelle di Gesù Bambino, che ne sono custodi e testimoni operose in varie parti del mondo.
Pensate: una grande vita felice germinata da un grande dolore.
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CHI SONO
Mi chiamo Maria Amata Di Lorenzo e da oltre dieci anni condivido il mio cuore sul web. Mi ispirano la gentilezza e il desiderio di migliorare la vita di chi è intorno a me attraverso le parole, che possono essere medicina e strumento di guarigione a un livello molto intimo, dove affonda la nostra interiorità. Con le mie parole, con cura e amore, aiuto gli altri, ogni giorno.
Come scrittrice, drammaturga e autrice cinematografica con un background di giornalista, ho dedicato la mia vita a esplorare e celebrare la creatività in tutte le sue forme. Sono, infatti, anche un’insegnante di scritture creative e una consulente esperta in spiritualità e processi trasformativi connessi alla creatività. La mia passione è aiutare le persone a scoprire e a mettere in pratica il loro potenziale creativo e la saggezza del cuore, per la loro crescita spirituale, il benessere, la guarigione e l’autorealizzazione.
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Voi care presenze
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Non è una semplice newsletter, ma molto di più: è uno spazio accogliente e sicuro in cui tu, cara anima sensibile, potrai essere te stessa, ed esprimere la tua vulnerabilità senza paura, abbracciando ogni lato della tua sensibilità in un mondo che spesso la sottovaluta.
Ogni volta che sento di avere qualcosa di prezioso da condividere, invio una lettera sincera, nata dal mio cuore, per accompagnarti nel meraviglioso e talvolta impegnativo viaggio della vita. Troverai in ogni lettera piccole gemme di felicità, consigli, novità, e riflessioni scritte con amore su temi legati alla crescita personale e spirituale, allo sviluppo della creatività, alla poesia, ai libri, all’arte e alla cura della tua salute, sia fisica che emotiva.
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